Assolto l'agente penitenziario Cristiano Valentino da accuse di concussione e corruzione, dopo processo a Ferrara. La pubblica accusa ha ritirato le accuse, confermando l'innocenza dell'imputato.
Nessun ricatto né istigazione a commettere reati da parte dell’agente di polizia penitenziaria Cristiano Valentino, finito a processo con accuse pesanti che vanno dalla concussione all’induzione alla corruzione passando per l’istigazione all’incendio. Ieri mattina il poliziotto è stato assolto da tutte le accuse perché il fatto non sussiste, in accoglimento della stessa richiesta della pubblica accusa. Valentino era accusato di aver ricattato detenuti per ottenere sigarette, minacciandoli di fare rapporti sfavorevoli se non otteneva ciò che voleva. Avrebbe infine istigato a incendiare l’auto di un collega. Le accuse nei suoi confronti sono tutte cadute davanti al verdetto dei giudici.
Soddisfatto il difensore dell’agente, l’avvocato Denis Lovison. "È stato un percorso molto impegnativo – ha dichiarato –, anche dal punto di vista umano, perché Valentino fin da subito ha reclamato la sua innocenza, avversata però da alcune testimonianze, non certo lusinghiere.''
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