Cristiano Valentino ha deposto davanti al collegio giudicante. La prossima udienza è stata fissata per il 14 giugno, quando saranno sentiti due detenuti
È stato sentito ieri (mercoledì 18 gennaio) davanti al collegio giudicante, presieduto dal giudice Piera Tassoni, con a latere i giudici Alessandra Martinelli e Carlotta Franceschetti, l’assistente capo della polizia penitenziaria Cristiano Valentino, imputato per concussione, furto aggravato in concorso e istigazione non accolta a commettere un reato.
Nello specifico, l’uomo – secondo le accuse – avrebbe minacciato dei detenuti per ottenere sigarette e i soldi che arrivavano con i pacchi delle famiglie. E poi avrebbe fatto rubare l’auto di un suo superiore, con cui era da tempo in rotta di collisione, e istigato uno dei ristretti affinché desse fuoco all’automobile che gli rimaneva.
E proprio su questi ultimi due punti si è concentrato l’esame dell’imputato che, difeso dall’avvocato Denis Lovison, ha risposto alle domande avanzate della pm Isabella Cavallari, mantenendo la propria linea difensiva e negando con un secco “assolutamente no” le presunte ripicche verso il suo superiore.
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