Interrogato il titolare, la difesa: resta l'accusa di detenzione di coca e hashish
La pm Barbara Cavallo ha sentito il 53enne titolare della struttura di Bosco Mesola, oggi indagato per i reati di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e assunzione di sostanze dopanti. L'uomo è indagato anche per la morte del culturista Elia Ricci
Un’ora di interrogatorio in cui ha delineato la propria posizione. È quella a cui ieri mattina, venerdì 14 luglio, dopo che gli è stato notificato l’avviso di fine indagini, ha chiesto di sottoporsi il 53enne titolare della palestra di Bosco Mesola dove, lo scorso dicembre, i carabinieri di Comacchio e i Nas avevano trovato 100 grammi di cocaina e un etto hashish, oltre a numerosi farmaci (senza prescrizioni mediche) e sostanze dopanti.
Davanti alla pm Barbara Cavallo, titolare del fascicolo di indagine, l’uomo – difeso dall’avvocato Denis Lovison – ha raccontato la propria versione dei fatti, che al momento lo vedono indagato per i reati di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio – trovati dai militari dell’Arma durante la perquisizione, in un vano ricavato in un controsoffitto -e assunzione di sostanze dopanti, nello specifico anabolizzanti.
Leggi tutti i dettagli su https://www.estense.com/?p=1029895