Venerdì 9 Dicembre 2022
Già oggi a San Bartolomeo i primi accertamenti del consulente della procura
Ferrara Sessanta giorni ricostruire la dinamica dell’incidente e determinare le relative responsabilità. È il tempo che servirà al consulente tecnico scelto dalla procura, l’ingegner Alberto Vallini, per fare luce sul sinistro stradale che ha determinato la morte del 95enne Giorgio Bianchi, travolto da un’auto mentre percorreva in carrozzina via Masi e deceduto quattro giorni dopo.
Per la sua morte la pm Ombretta Volta ha iscritto nel registro degli indagati, per l’ipotesi d’accusa di omicidio stradale, il conducente del veicolo, un 80enne residente a Poggio Renatico, difeso da Denis Lovison, che ha nominato come proprio consulente l’ingegner Andrea Rendine. Anche la parte offesa – un nipote della vittima assistito da Clarissa Finotto del Foro di Venezia – ha nominato un proprio consulente, individuato nell’ingegner Orlando Omicini.
Le operazioni inizieranno già stamattina con il sopralluogo in via Masi. Come avviene di consueto in questi casi, la procura ha deciso anche di effettuare una consulenza medico legale, affidata alla dottoressa Alessandra Bergonzini, finalizzata ad accertare con il maggior grado di precisione possibile la causa del decesso e stabilire la connessione causale tra il sinistro e il decesso.
La collega Francesca Righini ha invece ricevuto l’incarico di effettuare gli esami chimico-tossicologici sulla salma di Bianchi. La sciagura si verificò a San Bartolomeo nel pomeriggio del 24 novembre, verso le 16, nel rettilineo di via Masi che Bianchi stava percorrendo con la sua carrozzina motorizzata quando venne colpito dalla Ford Fiesta condotta dall’80enne.
Le condizioni della vittima apparvero gravissime fin da subito e l’anziano venne trasportato dal 118 all’ospedale Sant’Anna di Cona, dove spirò quattro giorni dopo.
