Anche l’imprenditore Parid Cara conferma che gli appunti scoperti dalla Finanza si riferivano alla riunione di un comitato
Anche Parid Cara, sentito ieri dal giudice collegiale, ha confermato che il famoso “Dolce x Paron” non nasconde una mazzetta data all’allora sindaca di Vigarano Mainarda per risparmiare su lavori, ma si riferiva a una riunione di un comitato.
“Quegli appunti sul quaderno – spiega l’imprenditore, che è già uscito dql processo patteggiando la pena -: sono stati presi da una dei miei dipendenti, Laura Casari, che si dimise nel 2016. Era il mio braccio destro e le aveva chiesto di seguire la riunione del comitato Vigarano Pulito per sapere se c’erano migliorie da apportare al progetto ed essere a conoscenza delle idee dei cittadini sulla centrale biogas”.
La centrale è quella a biogas che sorge in via Frattina, per la quale era stata stipulata tra l’azienda di Cara, la società Ca’ Bianchina, e il Comune di Vigarano una convenzione per apportare migliorie alla strada utilizzata dai camion per il trasporto merci.
Lavori e costi che dovevano essere tutti a carico dell’azienda, per un esborso di oltre 250mila euro. Un patto di compensazione ambientale stipulato nel 2010 e che prevedeva investimenti del privato per 25.000 euro all’anno. Non solo. “Ho avuto altri impegni economici per gli oneri di urbanizzazione ricorda l’imprenditore -. Mi è stato chiesto prima dell’inizio dei lavori di stipulare una fideiussione che doveva coprire eventuali danni che i nostri mezzi potevano creare su via Frattina. Per la compensazione ambientale sono state pagate 3 rate fino al 2013, ma poi ho smesso di pagare perché ci siamo appoggiati a uno studio legale per avere un parere sulla convenzione e ci è stato detto che non era legittima”.
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